Dorin
Uscito da orfanotrofio (epoca Ceausescu) e abbandonato. Istruzione inesistente e terribile esperienza in carcere, nonostante il riconoscimento di handicap mentale. Viveva solo, in casa senza corrente elettrica e senza acqua, a qualche chilometro da Bràdet. Da anni l’Associazione lo ha preso “in affido” con ottimi risultati. Ora si lava, sa leggere, non è più violento, non beve e socializza con affetto.
Dorin è un esempio della verità di “amor ch’a nullo amato amar perdona” (Dante Alighieri), in quanto ci riconosce come famiglia adottiva, dimostrando attaccamento. Sta compiendo quel percorso di crescita che gli era stato impedito dalla mancanza di infanzia.
Siamo tutti molto legati a lui, perché dimostra che “anche solo uno vale la pena dei nostri sforzi”.