Alcuni amici di Milano ci hanno affidato questo caso che, pur non essendo nella nostra zona, seguiremo. Eccone una breve illustrazione.
Pusha è una ragazza rumena di 24 anni, con due splendidi bambini che esprimono tenerezza e fan venire voglia di aiutarli ad avere una vita diversa da quella “tristemente scritta” (se non trovano “una mano” disposta ad occuparsi di loro).
Ileana conosce Pusha nel 2007 a Milano, in zona Baggio, fuori dalla chiesa. All’epoca ha 16 anni, vive sotto un ponte con i fratellini e la mamma malata. Le manifesta subito il desiderio di vivere una vita diversa, fatta di lavoro onesto; questo segna l’inizio di un rapporto che si svilupperà nel tempo. In quel periodo Pusha svolge alcuni lavoretti in casa di Ileana, dimostrando buona volontà e serietà.
Pusha è rumena, è fine, molto spirituale, poverissima, tra i più poveri dei poveri del suo villaggio Gurahont (a 80 KM da Arad) e ha sempre dimostrato una grande sincerità. A 17 anni riesce ad evitare un matrimonio forzato combinato dal padre. A 18 anni rimane incinta di un ragazzo scelto da lei, nasce Mosè. Successivamente fa avanti e indietro con la Romania, dove ritorna nell’ultima fase della malattia della madre, che poi muore. A 21 anni nasce il secondo figlio, Iacopo. Pusha vive in un appartamento occupato da una connazionale in Via Lorenteggio con i figli, il fratello e il marito, che lavora a Binasco per un Ortofrutticolo (ormai chiuso) in nero per 20 euro al giorno per 14 ore di lavoro…
Nel 2012, con l’aiuto degli amici milanesi, Pusha ritorna in Romania per cercare una vita più dignitosa dove ha la prospettiva di acquistare una casa per sè e per la sua famiglia.
Ora vive nel suo villaggio Gurahont, temporaneamente in casa della sorella anch’essa poverissima con 4 figli e che non può farsi carico anche di Pusha e dei suoi 2 bimbi. Occasionalmente va dalla zia a Cefa (vicino a Oradea). Il marito fin dall’inizio si è rivelato immaturo e poco affidabile. Ora è sparito.
Stiamo verificando la possibilità di un trasferimento del piccolo nucleo nelle nostre zone di Anina-Oravita per “tenerli sotto l’ala”. Verrà individuata una persona che possa fare da “tutor”.
E’ una bella occasione per una partecipazione ad un caso specifico e per sentirsi direttamente utili a questa mamma, che per la volontà ed il modo in cui comunque riesce a tenere i suoi due piccoli (sempre puliti, nonostante il degrado dell’ambiente circostante), davvero merita di avere “zii italiani”. Che soddisfazione riuscire ad essere utili anche a queste persone (mamma con bambini che un giorno potranno forse aiutare altri!).